Storia di un’amicizia tra un bambino e un cane dei Pirenei
Non intendiamo svelare la trama di Belle & Sebastien, il film che, ispirato al libro di Cécile Aubry e diretto dal regista francese Nicolas Vanier, in poco più di un mese dalla sua uscita nelle sale cinematografiche, ha raggiunto in Italia record di incassi conquistando pubblico, critica e spettatori con una storia semplice ma intensa, che i bambini degli anni ’80 telespettatori della serie cartoni omonima avranno rivissuto con nostalgia.
A chi non avesse ancora visto il film, anticipiamo solo l’aspetto che più colpisce di Belle & Sebastien e per cui vale la pena andarlo a vedere: la semplicità nel trasmettere alcuni valori fondamentali nella relazione tra il cane e l’uomo.
Il rapporto tra il bambino e il cane assume infatti una valenza straordinaria in quanto si basa sulla fedeltà reciproca tra i due protagonisti e su una forte e sincera amicizia che nasce, in maniera spontanea, tra due esseri così diversi tra loro, per poi mantenersi forte e intatta fino a coinvolgere anche gli umani adulti.
Belle è Fripon
Il mastodontico cagnone bianco Belle è stato in realtà interpretato da tre cani diversi: tutti e tre maestosi Cani da Montagna dei Pirenei, o Patou, tutti sui 50 kg di peso, bellissimi e bianchissimi come la razza impone.
Uno dei tre cani si chiama Fripon e proviene da un allevamento italiano: Allevamento Della Rocca dei Patous (www.roccadeipatou.it) di Rocca Canavese, in Piemonte.
Da quando è uscito il film, Fripon è diventato una star e riceve numerose richieste da bambini e adulti che desiderano incontrarlo e accarezzarlo. Ha anche la sua pagina Facebook, in cui si annunciano le sue partecipazioni ai programmi televisivi e ad eventi organizzati dai cinema in tutta Italia, in occasione del lancio del Film.
L’allevatrice di Fripon annuncia tramite la pagina Facebook o sul sito Internet quando Fripon deve stare a riposo e non può ricevere visite, per non subire stress eccessivi. Mette inoltre in guardia chi, in seguito all’emozione scaturita dal film, avesse il desiderio di adottare un cane da Montagna dei Pirenei.
Cani da Montagna dei Pirenei
Prima di adottare un cane, di qualsiasi razza o taglia, è sempre indispensabile informarsi accuratamente su tutti gli aspetti che lo riguardano: caratteristiche, comportamento, attitudini, necessità, esigenze, educazione.
Per decidere definitivamente di adottare un cane di razza Patou, vanno esaminati i suoi numerosi attributi. Prima di tutto si deve essere consapevoli del fatto che il meraviglioso cucciolo bianco, simile a una palla di cotone morbidissima, arriverà presto a pesare 50 kg. Ma non è solo la taglia, l’elemento da valutare prima dell’adozione.
Un cane da montagna necessita una grande area in cui potersi muovere liberamente, tuttavia non deve essere uno spazio illimitato, poiché deve comprendere i confini del territorio che deve proteggere.
Il cane da montagna dei Pirenei è infatti un guardiano del gregge, ha un compito innato di guardiano e protettore delle pecore e quindi anche del territorio in cui abita; non si deve peraltro confondere con il cane pastore, che invece conduce il gregge al pascolo.
Indipendente Patou
In famiglia va saputo educare con attenzione e non è affatto semplice senza l’aiuto di un allevatore o addestratore esperto. A causa della sua innata indipendenza sarà solo in parte addestrabile.
Il carattere del Patou è comunque estremamente dolce e si affeziona facilmente all’amico umano, del quale può arrivare a diventare perfino geloso. Abituato a difendere il territorio, la sua indole è proteggerlo dagli estranei. Sa capire con una estrema facilità e una intelligenza acuta sorprendente se una persona non è gradita al proprietario umano.
Superfluo aggiungere che è sconsigliato provare ad addestrare questo cane all’attacco. Data la sua mole e il suo istinto innato quale guardiano e il suo istinto dominante con tutti i cani, potrebbe diventare difficilmente gestibile.
Con l’uomo, il rapporto deve essere sempre alla pari. In questo modo dimostrerà un enorme affetto a tutti i membri del branco umano; rispetto e fiducia dovranno essere reciproci e determinanti. La sottomissione, come detto va evitata sempre, così come ogni forma di coercizione che non porterebbe ad alcun risultato positivo.
Vietato abbaiare?
C’è poi un ultimo aspetto del cane dei Pirenei che nel film Belle e Sebastien è appena accennato, se non in una scena importantissima della storia in cui la bianca cagnolona abbaia incessantemente per proteggere le pecore dai lupi…
Ecco, il cane dei Pirenei abbaia tantissimo e abbaia ogni volta che deve svolgere il suo ruolo di guardiano: di giorno se passa qualcuno non troppo distante dal suo territorio; la notte per informare della sua presenza altri cani o altri predatori.
Avete visto il film? Che emozioni ha suscitato in voi? Adottereste un Cane da montagna dei Pirenei o lo avete già? Raccontateci come lo gestite!
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