Lo stereotipo del gatto come animale riservato, un po’ bizzarro e interamente autonomo è sempre divertente; tuttavia, non dobbiamo dimenticare che i comportamenti anomali non vanno derubricati a piccole stranezze.
È il caso dei gatti che leccano o sgranocchiano le saponette: questa abitudine va tenuta d’occhio e dissuasa o “curata”. Non solo perché il sapone non è commestibile per i gatti, e l’ingestione di quantità eccessive può causare loro duraturi problemi digestivi (all’insorgere dei quali sarà bene contattare un veterinario), ma anche perché il comportamento potrebbe rappresentare lo sfogo di un disagio.
Ma partiamo dall’inizio: perché il gatto è attratto dalla saponetta? Tre sono le cause principali da valutare.
Se il sapone contiene grassi animali, è possibile che il gatto arrivi a percepirli con l’olfatto e cerchi di cibarsene. In questo caso, cambiare tipo di sapone o renderglielo irraggiungibile sarà sufficiente a fargliene passare il desiderio.
Un’altra possibilità è che il gatto sia annoiato o stressato. In questo caso, sottrargli il sapone potrebbe interrompere il comportamento specifico, ma non ridurre il disagio sottostante; anzi, toglierebbe al gatto una valvola di sfogo, per quanto inopportuna. Bisogna risolvere il problema alla radice, individuando la causa dello stress e rimuovendola, o facendogli fare più attività fisica e mentale se ultimamente è stato poco stimolato.
In buona parte dei casi, tuttavia, il motivo per cui il gatto lecca o mangia la saponetta è un disturbo alimentare noto come picacismo o sindrome di pica. Si tratta di una condizione che può riguardare tanto gli esseri umani quanto gli animali. In latino, pica era la gazza, animale noto per la tendenza a beccare oggetti non commestibili: chi soffre di picacismo, infatti, trova irresistibilmente appetitosi materiali non alimentari come carta, tessuti, terra o altri, tra i quali appunto il sapone.
Di solito, l’insorgere del picacismo nei gatti è attribuito a un deficit nutrizionale o a un disturbo compulsivo. Spesso dipende da una carenza di fibre e di ferro, ed è importante parlarne con un veterinario per riportare alla normalità l’appetito del vostro amico a quattro zampe.
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